giovedì 5 novembre 2015

[NOR] Crepuscoli nordici: THOMAS DYBDAHL

Thomas Dybdahl

Il cantautore norvegese Thomas Dybdahl ha una voce gentile e rassicurante. Ascoltare le sue canzoni è come stare in equiibrio sulla linea immaginaria che unisce la notte e il giorno. Possiamo inserirlo nel filone degli autori crepuscolari che indicano una piccola, vivida luce all'orizzonte? Sì.
Il riverbero che arricchisce e arrotonda il sound di brani come But We Did ha il tepore di un tardo pomeriggio autunnale stemperato nella quiete dell'intimità domestica. La ritmica pacata ma incisiva di This Love Is Here To Stay richiama le fascinazioni cantautorali anglo-americane degli anni Sessanta-Novanta, da Bob Dylan a Paul Weller, a Lloyd Cole.
 But We Did
Mi rendo conto che non sto scrivendo una recensione ma sto dipingendo ad acquarello con le parole e non è un buon modo per portare attenzione su un artista. Ma che ci volete fare? È una conseguenza inevitabile quando si ascoltano i brani di Thomas Dybdahl, un artista che ha il pregio di saper recepire istanze musicale dal passato più e meno recente, per poi filtrarle attraverso la propria sensibilità e porgerle a noi.
Love is Here To Stay
Recentemente il sito Nordic Playlist ha chiesto a DybDahl di preparare una playlist, limitando come di consueto la selezione a musicisti e band scandinavi. Detto fatto, il cantautore norvegese ha scelto canzoni di Ásgeir, Dungen, Ane Brun, Elephant9, Odd Nordstoga, Jens Carelius, ecc.
Per ascoltare la playlist Cliccate Qui.

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